La nostra Comunità
La Grande Veglia Pasquale
Nella notte in cui Gesù risorge la Comunità, nella gioia del Signore, accoglie tre nuovi membri
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VENERDÌ SANTO - Liturgia della passione di Gesù e Via Charitatis
La comunità celebra in due momenti forti la passione del Signore Gesù
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GIOVEDÌ SANTO - Messa nella cena del Signore
I ragazzi della prima comunione sono al centro della litugia della cena del Signore. A 12 di loro vengono lavati i piedi come Gesù fece con i suoi apostoli
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Presepio vivente
Nel periodo di Natale una coppia con un neonato
Ha rappresentato la santa famiglia.
Santa Barbara – Festa dei Vigili del fuoco
Domenica 4 alla messa delle 9.30, presieduta dal vescovo Antonio, si sono riuniti i Vigili del fuoco di Modena, con le autorità, per la festa di Santa Barbara. A seguire dimostrazione e rinfresco.
Progetti ecologici
Come descrive la pagina 6 del bollettino e come si può vedere sul tetto dell’edificio parrocchiale, abbiamo iniziato a installare gli isolamenti termici e l’impianto fotovoltaico che ci daranno energia pulita e un risparmio annuale sul riscaldamento di diverse migliaia di euro.
All’inizio ci è richiesto uno sforzo per avviare il finanziamento ma, nel corso degli anni, i mutui si auto-finanzieranno. La scelta è quindi giustificata sia sul piano morale che su quello economico. I tempi però sono duri e il denaro ci viene imprestato a caro prezzo.
Per questo richiediamo il coinvolgimento di tutte le persone della Comunità che credono nei progetti pastorali, in quelli caritativi, rivolti alle famiglie in difficoltà, e nei progetti educativi per i nostri bambini e giovani, che frequentano numerosi i locali del Centro Parrocchiale.
Prestito infruttifero
Chi vuole può anche imprestare soldi a tasso zero per cinque anni, con la garanzia della fidejussione bancaria. Il mezzo è utile perché il divario esistente fra costo del denaro in prestito e interesse (così poco) attivo, lucrabile dai depositi è grande. Si impresta 100, si perde 1, si fa risparmiare a Gesù Redentore 5, riavendo 100 dopo cinque anni. L’interesse attivo migliore è spirituale. Vedi le condizioni chiare e semplici del prestito infruttifero.
Come si fa il prestito? Compilando un modulo, la Parrocchia dichiara di ricevere la nostra somma (di valore libero) a titolo di prestito infruttifero, si impegna a restituirla dopo 5 anni o, in caso di richiesta di restituzione anticipata, subito. Il sottoscrittore controfirma.
Don Gianni Michelini, il cammino dell’apostolo
Il 27 ottobre, a 71 anni, è morto don Gianni Michelini, già parroco nella nostra comunità a fine anni ’80, un prete missionario in Brasile. Ricordiamo il suo apporto missionario alla nostra realtà nata in una prospettiva missionaria. Don Michelini è vissuto ed è morto camminando libero, come un apostolo. Sul giornalino in stampa, ci sarà un ritratto.
Domenica (oggi) ore 21 nella nostra chiesa il rosario.
Lunedì 31 ore 15.15 a san Pietro in Elda il funerale.
Altri preti fra i pastori santi
La nostra comunità ha avuto altri sacerdoti defunti: Don Armando Covili, Don Gianni Ferrari (prete operaio), Don Antonio Mantovani, Don Giuseppe Guicciardi, Don Nino Ansaloni, don Galasso Andreoli (cappellano delle fabbriche); ognuno di loro ha seminato veramente
Wainer, il desiderio della pienezza
Uno dei ragazzi della Casa della carità di Cognento, Wainer Casini, è morto il 18 ottobre, di sorpresa e a soli 40 anni. Ha vissuto in diverse famiglie: quella dei suoi genitori, morti presto anche loro, quella del fratello Devis negli ultimi anni, quella di Villa Sabbatini dove andava di giorno, faceva ginnastica e stava bene, quella della parrocchia dove era cresciuto. Rispondeva con sorrisi ed espressioni penetranti. Al funerale a Magreta c’erano tutti, con un dolore composto e fitto, fede genuina, canti che piacevano a Wainer, diverse preghiere e i saluti finali di più persone e giovani. E’ stato il suo sorriso e la sua combattiva voglia di vivere l’elemento che più è ritornato nelle parole e nella memoria interiore. Wainer amava la vita e gli piaceva viverla. Un suo ritratto nel giornalino in stampa.
Vi chiedo di no mandarmi in quel paese, ma mandatemi in Brasile che vado volentiere.
Oggi domenica 3 ottobre, ultimo saluto prima della partenza a Suor Olga. Domani, infatti, torna in Brasile, dopo aver fatto esperienza della fede e del servizio in mezzo a noi, in particolare ai ragazzi per due anni. Un grazie di cuor, di tutta la parrocchia di Gesù Redentore di essere testimone fiduciosa del Vangelo di Gesù. Buon viaggio, e nelle fredde sere d'inverno ci ricorderemo dei tuoi maglioni....
Guardiamo le immagini della festa di lunedì scorso alla casa della carità
BUON SERVIZIO, DIACONO ANDREA!
Sabato sera 25 settembre, in duomo, Andrea Frascaroli della nostra parrocchia di Gesù Redentore è stato ordinato diacono per l’imposizione delle mani e la preghiera del Vescovo Antonio Lanfranchi. Con lui altri sei uomini, provenienti da altrettante parrocchie della diocesi di Modena, sono divenuti diaconi permanenti insieme con un settimo, seminarista in cammino verso il presbiterato. Una grande gioia per la chiesa modenese e anche per la nostra comunità, un dono di cui essere grati al Signore, che in questi anni ha suscitato in mezzo a noi varie vocazioni, diaconali, sacerdotali e non solo.
Nell’omelia il vescovo Antonio ha sottolineato come la scelta del diaconato sia segno in mezzo alla gente di un modo d’essere opposto all’atteggiamento del ricco epulone: il peccato di quest’uomo non sta tanto nell’amore per il lusso, nella ricchezza in se stessa, quanto nel fatto di non aver dato né un’occhiata, né un gesto, né una parola, né una briciola a quel povero che stava alla sua porta. La sua è “una pigra e soddisfatta indifferenza assoluta”. Il suo peccato è non amare Lazzaro e non darsi alcun pensiero per lui (“Guai agli spensierati di Sion…” ammoniva Amos nella I lettura!). E “chi non ama” – ha detto il vescovo, ricordando la lettera di Giovanni (1Gv 3, 15) – “toglie di fatto la vita all’altro”. La vocazione del diacono ci ricorda invece che l’uomo si realizza nel dono di sé, e vivere il dono di sé significa in concreto vedere, guardare, toccare, pensare e fare tutto ciò che è possibile per farsi prossimo di chi ha bisogno.
Come poi la separazione fra al di qua e al di là, espressa dall’abisso che nella parabola divide dopo la morte il ricco e il povero Lazzaro, non è che la manifestazione di quella separazione che il ricco aveva già scelto in vita, rifiutando ogni coinvolgimento nella vita del povero Lazzaro, così al contrario il diacono ci testimonia una vita vissuta CON e PER, che si compromette, e che tiene ben unite la dimensione delle realtà temporali con quella delle realtà spirituali. Il diacono diventa così per tutti un aiuto a vivere la vita, il lavoro, le relazioni, l’impegno civile e politico, con uno sguardo rivolto verso i poveri e verso l’alto.
Significative sono state inoltre le parole di monsignor Lanfranchi riguardo al fatto che i sette diaconi ordinati uniscono al diaconato anche la loro condizione di sposati, una dimensione che può permettere loro di umanizzare il loro servizio, arricchendolo delle qualità che derivano dalle relazioni con le mogli e con i figli, così come il diaconato può aiutarli a “far risplendere la ministerialità del dono del matrimonio”.
Andrea con la moglie Gioia e i figli Cecilia, Emanuele, Francesco sono ora residenti per qualche tempo presso la Casa della Carità della parrocchia di Gesù Redentore. Buon servizio, Andrea!
Guarda le immagini dell'ordinazione
La sagra di Gesù redentore
Nel segno del cammino è iniziata martedì 7 settembre la sagra di Gesù Redentore. Il primo giorno del Triduo di preparazione ha visto quasi 100 persone dirigersi a piedi verso il santuario di Cognento, verso la fonte di quel santo, Geminiano, sotto la cui protezione è nata il 9 settembre del 2001 la parrocchia di Gesù Redentore. Il pellegrinaggio, scandito da letture dal libro dell’Esodo, ha invitato a sentirsi popolo che Dio guarda e ascolta con compassione e perciò chiama fuori dalle sue schiavitù...
ORDINAZIONE, PRIMA COMUNIONE, CRESIMA,
FESTA DELLE FAMIGLIE
Sabato 15 maggio 2010, in duomo, Daniele Bernabei è stato ordinato prete della chiesa di Modena e domenica 16 ha presieduto la propria prima messa con noi. (Guarda le immagini)
La festa della prima comunione, domenica 16, ha portato circa settanta bambini a partecipare appieno all’eucaristia. Grandi momenti e tanta gioia! Ringraziamo vivamente chi si è impegnato.
Domenica 23 circa settanta ragazzi hanno ricevuto il sacramento della confermazione: fratelli e sorelle che, compiuta l’iniziazione cristiana, testimoniano.
Domenica 30 maggio nella festa della famiglia parteciperemo alla grazia delle nostre famiglie e invocheremo su di loro l’aiuto di Dio.
Una grande gioia
L'ordinazione presbiteriale di don Daniele Bernabei, giovane
sacerdote per la Chiesa di Modena-Nonantola.
tratto da Nostro Tempo
La grande gioia di tutta la Chiesa modenese per l’ordinazione di un nuovo presbitero. Don Daniele Bernabei, 33enne originario della parrocchia di Gesù Redentore, è stato ordinato da monsignor Antonio Lanfranchi sabato scorso, 15 maggio, in Duomo, e domenica 16, nel pomeriggio, ha celebrato la prima messa a Gesù Redentore.
Una grande gioia, appunto, e una grande Grazia: don Daniele ha trovato la propria vocazione dopo la laurea, in Economia e Commercio, e una esperienza lavorativa che non hanno spento il lui la sete di Dio. Don Daniele, al termine della celebrazione, ha voluto ringraziare tutti, a cominciare dai suoi familiari e dagli amici, continuando con la comunità del Seminario, che lo ha accompagnato nella sua preparazione al sacerdozio, e agli amici sacerdoti, tra cui don Luca Fioratti che gli ha fatto indossare la casula dopo l’ordinazione.
Monsignor Lanfranchi ha avuto parole molto belle nel corso della celebrazione e ha ringraziato a sua volta il Signore per questo dono alla Chiesa di Modena-Nonantola. Il giovane sacerdote ha fatto festa con tutti gli amici e con le parrocchie che lo hanno conosciuto (oltre alla sua di origine, San Giuseppe Artigiano prima e Gesù Redentore poi, anche le comunità di Nonantola e di Spilamberto) proprio nel chiostro del Seminario, dove è stato allestito un rinfresco.
Ma la festa è continuata il giorno successivo, alle 17, alla parrocchia del Redentore con la prima messa di don Daniele. Emozionato, come ovvio, il giovane sacerdote ha voluto condividere con tutti la sua gioia e la sua passione per l’evangelizzazione, risultate già chiare nel corso delle prime parole spese da ‘don’. Insieme a don Marco Pongiluppi, parroco di Gesù Redentore, al cappellano don Lorenzo Giusti e a padre Lorenzo Prezzi, collaboratore della parrocchia cittadina e ad altri sacerdoti amici che non hanno voluto mancare all’appuntamento, don Daniele ha celebrato l’eucarestia nel giorno dell’Ascensione e poi ha continuato a stringere mani, ad abbracciare amici e parenti, a ringraziare e a essere ringraziato da ragazzi, giovani e adulti.
La festa che ha concluso la lunga giornata è stata bella e genuina, e la bicicletta che ha ricevuto in dono dai ‘vecchi’ amici contiene in sé un auspicio: quello di fare tanta strada sulle vie degli uomini. Col sorriso sulle labbra e portando la parola del Vangelo.